Lettera ad un certo Dio

Non ti pare strano aver creato esseri viventi che al posto di vivere la realtà fingono. Nessuno li costringe eppure loro fingono e mentono, forse si divertono o forse vogliono solo passare il tempo. Aspettare la fine di tutto e poi chissà incominceranno a vivere.

non ti pare strano che le persone recitino per sentirsi vivi? Pensarsi reali e realizzati solo perché si interpreta un ruolo. Caro Dio, loro ancora non lo sanno e mi sembra strano non abbiamo aperto gli occhi. La verità è, Dio, che ogni giorno si recita, non per scelta e non per passione ma oserei dire per sopravvivere. Dannato istinto umano, tutto ci scivola di mano. Pensiamo che recitare ed essere finti sia la stessa cosa, così facendo ora troppe persone credono sia tutto finto. Le parole non si calibrano più tanto è finzione. Le botte date ai compagni di scuola sono sempre degli scherzi e gli insulti sono frasi d’amore…

Fingiamo e mentiamo tutti i giorni  della nostra vita. Non ci sentiamo vuoti? Soli?

Perché nessuno saprà mai cosa in realtà pensiamo e proviamo. Nessuno ci prenderà mai sul serio, tutto finto e la realtà non esiste più. Che senso avrebbe credere che qualcuno possa ancora provare sentimenti in una società di finti attori disposti a tutto pur di non far sapere agli altri chi si è veramente. Non c’è persona che legga più, nessuno che si informa e tutti a complimentarsi per essere “nella media”.

Dio forse ti starò annoiando ma temo il peggio per il mio futuro. Ora so che lo sai, mi hai scoperto. Sto anch’io recitando e mento spudoratamente. Mea Culpa.

Vorrei ricordare che si può benissimo fingere e mentire con gli altri, potrebbero non accorgersene, mai e poi mai però si può fingere e mentire a sé stessi.

Grazie ed arrivederci.

1 comment / Add your comment below

  1. C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.

    “Uno, nessuno e centomila”
    L. Pirandello

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