Siamo nel 2019, ormai siamo invincibili e la nostra conoscenza si amplia ogni giorno sempre di più. Passiamo il nostro tempo a studiare, conoscere, lavorare e dedicarci a differenti mansioni. Queste azioni che compiamo ricoprono una parte non indifferente della nostra vita e del nostro tempo. Durante il trascorrere del tempo e sopratutto una volta che si è compresa l’azione da svolgere, il meccanismo in sé viene meno e diventa parte compresa ed introdotta nella routine giornaliera. Esempi banali possono essere guidare, scrivere, leggere o andare in bici. In tutte queste azione vi è, ormai in evidente aumento, un agente che rende più piacevole il trascorrere del tempo e lo svolgimento delle azioni. La musica.
Un esempio lampante lo si può ritrovare nei mezzi pubblici, ognuno passa il tempo con le cuffiette ad ascoltare chissà quale musica. Si passeggia per strade e si ascolta la musica, si guida e la radio è accesa. Non manca certo la condivisione con gli altri, i veri amici utilizzano un auricolare solo per ascoltare insieme la stessa canzone. Ci sono le feste in cui la musica fa da protagonista, è lei che anima l’ambiente ed unisce le persone che insieme cantano, ballano e si divertono.
Una sana dipendenza
Tendo a definirla dipendenza perché nella nostra società non si è più in grado di starne senza. Non fraintendetemi e chiarisco che non si può trattare però di dipendenze simili alle droghe o anche al gioco d’azzardo per citare due esempi lampanti.
La musica è quel rimedio ai problemi, alle giornate storte in cui l’unica cosa che vorrei fare sarebbe sotterrarmi e non farmi più vedere in giro. Sa toccare le note giuste per sentirsi meglio, non lascia mai soli e sa farmi urlare cantando una canzone. A seconda del ritmo crea e stimola diversi stati d’animo e sensazioni nascoste e ricordi ammassati e pieni di polvere.
Mi capita a volte di star ascoltando la radio in macchina ed anche solo l’inizio di una canzone tocchi delle corde e dei ricordi senza tempo e i brividi iniziano a sentirsi, il cuore batte più veloce e tutto il resto l’ho scordato. In quei momenti esistiamo solo io e la musica. Alcune sono rumorose, casiniste e volgari mentre altre usano un linguaggio più aulico e romantico ed altre ancora sono rozze, popolari ed alla buona. Insomma, di canzoni e melodie ce ne sono a miliardi e sono lì per tutti. Sono delle palline anti-stress e sta a noi saper scegliere quella giusta che riesca a soddisfarci.
Tirando le somme, la musica è parte di noi. E’ un modo di condividere e provare emozioni, è un passatempo e come già detto un anti-stress. Nelle canzoni c’è tutto quello che ci serve, basta saper scegliere con attenzione e mal che vada si cambierà canzone.
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